Storia
...1. Origini
Epoca Tang
...2. Epoca Tang

Col passare del tempo è proprio la figura del giullare o del buffone di corte (youren) che tende a evolversi e, da schiavo cortigiano, diventa attore. Questa svolta avviene nei primi anni dell’epoca Tang (618-907 d. C.) con le manifestazioni della “danza drammatica” che si sviluppa attorno a una storia: uno dei pochi esempi pervenuto sino ai giorni nostri è quello della “faccia a prestito” nella quale un imperatore dal volto fanciullesco indossa, per incutere paura ai suoi nemici, una maschera orribile e brandisce lunghe fruste sibilanti fra l’assordante frastuono degli strumenti musicali.
L’altro momento importante durante la dinastia Tang, che fu epoca di grande cultura, è quello della “farsa a soggetto”, dove hanno importante rilevanza i giullari.

...3. Epoca Song
...4. Epoca Yuan
...5. Formazione scenica
...6. Epoca Ming
...7. Epoca Qing
...8. L'opera di Pechino

Gruppo di musici con cantante. Ceramica a tre colori, epoca Tang (618-907), provincia dello Shanxi.

...9. Il dan e i "piedi di legno"
.10. Simboli e regolamenti

Mentre i funzionari di corte rimanevano addetti alle cerimonie rituali in piena ubbidienza all’imperatore, ai giullari erano permesse, oltre alle esibizioni di canto e danza, anche burle critiche verso le autorità senza pericolo di essere ripresi e biasimati.
Si può citare come esempio una farsa del periodo: un funzionario accusato di corruzione viene condannato ad essere pubblicamente sbeffeggiato. Durante i banchetti ufficiali ai quali deve partecipare, due giullari-attori si chiedono come mai lui non sia presente. Uno chiede e l’altro (che interpreta il personaggio del funzionario) risponde indicando la veste ocra (colore simbolo di corruzione) che indossa: “Sono io e sono qui per questo!”.
Siamo di fronte a più attori, quindi a un dialogo e a una trama, a una caratterizzazione dei ruoli e dei colori, come dire, a dei momenti teatrali più evoluti rispetto a quelli dei secoli precedenti, preludio di quella che sarà l’opera cinese compiuta.

.11. Teatri e loro gestione
.12. Apprendistato e........ .......categorie degli attori
.13. Il ritorno delle donne..... .......sulle scene
.14. Mei Lanfang
.15. Il Novecento
.16. Influenza del teatro.... .......occidentale
Particolare di.un rotolo di seta.dipinta rappresentante un concerto in casa.di nobili.
Tang del Sud .(X secolo)
Attribuito
a.Gu Hungzhong.
.17. Primi autori cinesi
.18. Presente e passato: .......Guo Moruo
.19. Conferenza di Yan'an e.. .......teatro rivoluzionario
.20. Riforme e mutamenti

Un’opera del tutto particolare e diversa da quella occidentale in quanto via via assimilerà tutti gli aspetti dello spettacolo e si porrà come un insieme di generi, dalla danza al canto, dalle arti marziali al mimo e alla recitazione. Tutto è presente nell’opera cinese, non ci sono generi a parte poiché tutto è globalità, così come è nel pensiero antico della Cina. Saranno queste caratteristiche che l’opera cinese dal suo sorgere conserverà nel tempo, facendone un teatro unico e suggestivo.

.21. Brecht e Goldoni
.22. La rivoluzione culturale
.23. L'opera di Pechino..... .......non si addice a Otello

Della dinastia Tang si ricorda pure un fatto molto importante legato all’imperatore Xuangzong (712-756), detto anche Minghuang, “il Risplendente”, per il suo amore verso le arti e il teatro in particolare, che nel 744 fondò il Giardino dei Peri (Li Yuan), un’accademia teatrale o, forse meglio, un conservatorio musicale per la preparazione di attori e musici, e anche di controllo per tutti i generi di intrattenimento.
L’espressione “Giardino dei Peri” è tutt’oggi usata in Cina per definire chiunque appartenga al mondo teatrale, mentre l’imperatore Xuangzong viene spesso identificato con Laolang Shen, dio del teatro e protettore degli attori.

.24. Consumismo occidentale. ..... .e.ricerca di nuova cultura
.25. Epoche storiche
Piccolo altare dedicato a Laolang Shen, dio degli attori.